• Pubblicata il
  • Autore: Schile
  • Pubblicata il
  • Autore: Schile

Angelo - Pisa Trasgressiva

All’epoca avevo 32 anni, sposato e con una bimba appena arrivata. Lavoravo in un centro di ricerca e nonostante la mia giovane età mi assegnarono un assistente, Angelo 22 anni, brillante laureato, timido ma simpatico. Iniziammo a lavorare insieme sui progetti con grande energia e passione, eravamo molto diversi, io estroverso e impulsivo, lui riflessivo e timido, ma questa diversità non ci impediva di condividere idee e approcci. Scherzavamo molto, anche sulle ragazze che circolavano nel nostro Centro, mi faceva notare sempre i loro sguardi di desiderio e mi prendeva in giro su quanto il potere era arrapante.
Il nostro era un ambiente pieno di giovani e nonostante la presenza di molte ragazze, Angelo dava scarsi segni di interesse nei loro confronti. Come spesso accade iniziarono a girare voci che non fosse interessato al genere femminile. Io come suo responsabile tentai di minimizzare, evidenziando la sua timidezza e riservatezza.
Un giorno tuttavia accadde un fatto nuovo. Eravamo al primo piano e si doveva andare al secondo per una riunione, decidemmo di prendere il piccolo ascensore di servizio. Mentre aspettavamo ci raggiunsero anche altre due nostre colleghe. Salirono prima loro, poi io ed infine Angelo. Non potevo andare verso il fondo perché c’erano le colleghe così dovevo stare a metà dell’ascensore e Angelo per far chiudere la porta si appoggiò a me. Mi spostai leggermente per evitare il contatto, ma non potevo arretrare troppo per non toccare la mia collega. Angelo si spostò ulteriormente e con le sue natiche era a contatto con la mia coscia. Era imbarazzante sentire quel contatto ma nello stesso tempo mi salì un’eccitazione pazzesca. Come arrivammo al piano con un movimento velocissimo scivolò dalla mia coscia al mio pube, sentì la mia eccitazione, si girò sorrise e uscì dall’ascensore. Entrai in riunione in uno stato di confusione ed eccitazione totale, durò una eternità, non sapevo cosa pensare, lui era alle mie spalle e non potevo vedere la sua espressione. Quando finì la riunione ci avviammo verso il nostro ufficio, erano le 19 e tutti i nostri colleghi erano già usciti. Camminavamo in silenzio, non volevo fare cenno all’accaduto, ma nello stesso tempo non potevo pensare che fosse un caso, entrambi guardavamo per terra, c’era imbarazzo ma anche eccitazione. Entrai in ufficio per primo, Angelo dopo di me chiuse la porta. Mi girai e lo vidi che mi guardava dritto negli occhi appoggiato alla porta. Andai verso di lui come ipnotizzato e iniziammo a baciarci. La mia lingua dentro di lui, la voglia di possederlo. Ci baciammo a lungo, iniziò a toccarmi ma non volle farsi toccare, a un certo punto si inginocchio, mi aprì la patta dei pantaloni, tirò fuori il mio uccello e iniziò a succhiarmi. Dolce, avido, esperto, godevo come non mai, ma volevo di più, lo desideravo, lo alzai, lo girai con le spalle a me, gli sbottonai i pantaloni e li tirai giù insieme agli slip. Aveva un bel culetto tondo perfettamente depilato, mi bagnai un dito con la saliva e lo inizia a ruotare sul suo buchino, pochi secondi e mi aveva già fatto entrare. Lo baciavo sul collo e giravo lentamente, era mio, si rilassava e allargava, infilai un secondo dito e a un certo punto si girò e mi disse: “Adesso prendimi voglio essere tuo”. Appoggiai il mio cazzo e lentamente inizia a spingere, entrava sempre di più fino a che sono arrivato in fondo. Iniziai a entrare e uscire e lui a emettere mugolii, feci per sentire il su cazzo e capii perché non voleva essere toccato, aveva un cazzo piccolissimo, mi sposto, voleva godere solo con il culo. Inizia a scoparlo sempre più fortemente, era appoggiato con il petto sulla scrivania a 90 gradi, a un certo punto i suoi mugolìi era sempre più forti e gli misi una mano sulla bocca, mi fermai. Uscii da lui, gli levai i pantaloni e lo slip, lo misi con la schiena sulla scrivania, le sue gambe sulle mie spalle e rientrai in lui, lo scopavo e lo guardavo godere, quando ricominciò a mugolare gli infilai la lingua in bocca e venimmo insieme in una delle più belle scopate della mia vita. Da allora, e ancora adesso che ho cinquanta anni, una bella scopata con un ragazzo, se vale, non me la lascio scappare.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
22/01/2013 23:20

Schile

Grazie Max!

03/01/2013 15:49

ivano corti

la storia è bella, potevi migliorarla se la riempivi di piccoli particolari in più

03/01/2013 10:48

Max

La tua storia è bellissima, mi piacerebbe sentirne altre!

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati