• Pubblicata il 01/10/2012
• Autore: Led

Tormento - Pisa Trasgressiva

fine luglio.
Mia moglie lavora per una assicurazione, un bel gruppetto di persone, affiatate e amiche. Per festeggiare l'estate decidono per una cena tra colleghi, la solita cena, ne fanno tante.
Mia moglie mi è fedele, lo è sempre stata e mi racconta quel che le capita. E' una bella donna, nella norma, non emerge nel confronto con le altre, neanche sfigura. Alta, snella, ben proporzionata. Per la cena si prepara con cura ed esce con un bel vestito, camicetta bianca, stretta in vita e bella gonna alla moda alta a metà coscia. Nulla di eccezionale, nulla di extra, sexy senza esagerazione: in fondo si esce per divertirsi, perchè vestirsi da clausura?

Per la cena vanno in uno di quei locali moderni dove oltre a mangiare si può ballare e stare in compagnia, in verità c'è pure una zona "privata". Non mi preoccupo più di tanto anche se, come per tutti i mariti, sapere la propria moglie in "libera uscita" mi mette qualche disagio.

Poco dopo arriva un sms: "non avevo capito, alla cena ci sono anche quella della filiale di...". Gruppo allargato, i disagi crescono. Solo davanti alla tv pensando a cosa capiterà a quella cena, chi ci sarà, quali discorsi prenderanno piede. Voglia di essere la a vedere, pensieri di tradimento.... cuckold.

Altro sms: "la cena è finita, siamo a ballare, c'è un certo Paolo di ... che mi dà fastidio, uffa volevo solo divertirmi con le amiche". E già, il solito stronzo che alle cene ci prova con tutte, i pensieri si affollano, un misto di rabbia e impotenza... ma anche una sottile eccitazione, sapere che la propria donna scatena l'eccitazione di un'altro, sapere che un altro vorrebbe godere di lei, sapere che la fissa, che ci prova, che le striscia vicino durante i balli, che le sussurra piccole frasi all'orecchio solo come scusa per avvicinarsi alla sua bocca, per odorarla e farsi odorare e magari la stringe in qualche ballo, la sfiora, la tocca.
E lei? infastidita e basta? o anche lieta di queste attenzioni? di essere "scelta" fra tante? magari le piace stuzzicare il gioco, sollevare qualche centimetro di gonna quando si siede, sbirciare con sguardo da cerbiatta, ballare con movimenti osè.
Il pensiero che possano fare sesso, dove? al bagno, in macchina? e che sesso? una sveltina di semplice soddisfazione o una cosa seria, una ricerca del piacere ripetuto e intenso?
E poi la preoccupazione, e se beve troppo? e si lascia andare senza nemmeno accorgeresene? e se lui ha dei complici? e le usano violenza?

Il tempo passa, sono tormentato tra rabbia ed eccitazione. Un misto incredibile, e se sono cuck? se davvero mi piace essere tradito? Questo è qualcosa di nuovo che non ho mai accettato, perchè ora? Comincio a mandare sms per capire la situazione, lei mi risponde che lui ci prova insistentemente con lei ed è stato anche audace ed esplicito nel chiederle di appartarsi nella zona privè. Lei non vuole scandali ed ha sempre rifiutato senza fare scenate, dicendogli che non vuole e basta.

Tutto diventa reale, non è più una fantasia, quello là se la vuole proprio scopare.... rabbia e..... eccitamento. Si sono eccitato devo ammetterlo soprattutto a me stesso, non riesco a stare seduto cammino nervoso per casa, la testa mi scoppia di pensieri, che le dico? "fai una scenata"? oppure, "se vuoi divertirti hai il mio permesso"? scrivo un messaggio, poi lo cancello e scrivo l'altro, poi cancello di nuovo... poi tutto si risolve, è lei che mi manda un messaggio: "mi ha stufato, preferisco venire a casa non mi diverto più".

Ecco, il solito imbecille, quello che non capisce quando una donna è seria nel dire "non mi interessi", quello che si crede l'onnipotente che fa quello che gli pare, che di fatto non riesce a vedere nelle donne delle persone ma solo degli oggetti di soddisfazione. Poverino.

Ma sono deluso, per tutta la sera ho combattuto mille emozioni diverse, una serataccia. Un mondo nuovo davanti a me? Il locale è a solo 15 minuti di macchina, parto voglio vederla e controllare, la amo.
Arrivo al parcheggio, trovo la sua macchina e mi metto vicino, dopo poco esce dal locare, è seguita da un uomo. Alto, veramente distinto, ben vestito, bei portamenti, forse anche palestrato. Sono insieme ma si vede che lei è a disagio, parlano. Lui ha proprio i modi del Don Giovanni, elegante, educato.
Nel confronto mi sento inferiore, ridicolo nei miei vestiti normali, anzi banali.

Arrivano alla macchina, continua il parlottio, lei fa per entrare e lui la ferma, le stringe un braccio, l'altra mano sul fianco, si avvicina a lei, continua il dialogo.
Esco e mi avvicino, sono talmente impegnati nel dialogo che non si accorgono di me che arrivo dritto a loro.

Vicino a loro sento lei: "ti ho detto che non mi interessi, lasciami il braccio, voglio andare a casa". Lui fa per risponderle ma mi vede, mi guarda con aria di distaccata superiorità, mi fissa e dice "questo qui deve essere il tuo maritino" ma che tono di disprezzo nella sua voce, forse è deluso che lui, così bello, non riesce ad avere ciò che io ho senza difficoltà, mia moglie.

E' stato un attimo, un gesto d'istinto, così immediato e naturale che non ero io a farlo: un pugno in pieno volto. L'ho preso proprio bene, ho sentito tutto il mio braccio distendersi e il bersaglio preso in pieno. E' caduto lungo e disteso dopo aver sbattuto nella macchina e quando ha fatto per rialzarsi ancora mi guardava come un essere inferiore. Non potevo trattenermi e gli ho dato un calcio in piena pancia, con tutta la mia forza, poi mia moglie mi ha fermato.

Dopo un minuto di rantolii, piano piano è riuscito a respirare con una qualche regolarità... e a strisciare in direzione opposta alla mia.

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